Cosa è la vitamina C
E' una vitamina essenziale, cioè il corpo non è in grado di produrla.
Questo fenomeno rende l'assunzione della vitamina C dagli alimenti fondamentale.
Potere antiossidante della vitamina C (acido ascorbico)
La vitamina C, o Acido ascorbico è un forte antiossidante ossia capace di donare elettroni.
Questa caratteristica rende la vitamina C un ottima molecola per contrastare quelle sostanze che derivano da fenomeni di ossidazione e che portano sono alla causa di invecchiamento dei tessuti.
La vita cellulare si basa su processi chimici che comportano scambi di sostanza.
La cellula durante la sua vita OSSIDA le sostanze per trarne energia.
Ma questo ha un prezzo:
Ma questo ha un prezzo:
LA PRODUZIONE DI SOSTANZE DI SCARTO CHE SONO DA NEUTRALIZZARE E ELIMINARE.
La vitamina C contrasta queste sostanze ed interviene insieme ad altri sistemi e molecole nella pulizia e la neutralizzazione di queste molecole che altrimenti sarebbero dannose.
I RADICALI LIBERI, ne sono un esempio.
L'ossidazione è dovuta anche ad altri fattori.
Ruolo antiossidante della vitamina C
Il ruolo più significativo dell'Acido ascorbico è quello (unitamente ad altri agenti riducenti, quali altre vitamine come l'alfa-tocoferolo e il beta-carotene, enzimi come la catalasi e la superossidodismutasi e composti
come il glutatione) nei processi di riduzione che minimizzano i danni legati ai fenomeni ossidativi.
Nel sangue e in altri fluidi extracellulari gli antiossidanti più importanti sono appunto la vitamina C e la vitamina E, le quali agiscono spesso in sinergia fra di loro, ad esempio nell'inibire la perossidazione lipidica.
Questo ruolo dell'Acido ascorbico prevede anche il mantenimento, in alcuni enzimi, degli ioni ferro e rame nella loro necessaria forma ridotta e la neutralizzazione dei pericolosi agenti ossidanti e dei radicali liberi.
La Vitamina C deve essere considerata come uno degli agenti che proteggono l'organismo contro le ossidazioni provocate da alcuni radicali liberi, che altrimenti potrebbero causare danni cellulari anche notevoli nei sistemi viventi.
Una supplementazione dietetica quotidiana variante da 60 a 250 mg di Acido ascorbico si è dimostrata sufficiente nell'uomo a proteggere il DNA delle cellule spermatiche da danni ossidativi di origine endogena, e quindi ad allontanare sia il rischio di mutazioni trasmissibili ereditariamente sia quello di una aumentata incidenza nella prole di difetti congeniti (Fraga C.G., Motchnik P.A., Shigenaga M.K., Helbock HJ., Jacob R.A. e Ames B.N.: Ascorbic acid protects against endogenous oxidative).
FABBISOGNO GIORNALIERO DI VITAMINA C
Il fabbisogno quotidiano normale dell'adulto è indicato dai LARN (livelli di assunzione giornalieri raccomandati di energia e nutrienti per la popolazione italiana) in 45 mg (60 per le RDA statunitensi), con un aumento di 20 e di 40 mg nella gravidanza e nell'allattamento.
Molte infezioni riducono in modo non-specifico le concentrazioni dei tessuti in Acido ascorbico (il che aumenta il relativo fabbisogno) ed alcune infezioni si verificano più facilmente nei soggetti in cui vi è deplezione di Acido ascorbico, anche se dosi elevate della stessa sostanza sembrano avere un valore profilattico debole e ben poca utilità nella cura delle infezioni nell'uomo.
Ciò non toglie che in certe affezioni, quali il comune raffreddore, il livello di assunzione assicurato
da una dieta normale possa effettivamente essere troppo basso rispetto alle particolari
esigenze dell'organismo.
STRESS, FUMO e altri fattori ambientali che inducono un aumentata ossidazione cellulare richiedono una quantità di vitamina C maggiore.
Fonti Alimentari di Vitamina C
Molto ricchi sono i frutti e ortaggi rossi: es. acerola e peperoni sono molto ricchi in vitamina C.
In genere nella frutta e la verdura si trova una buona fonte di vitamina C.
Per esempio i peperoncini sono un ottima fonte, ma il suo potere piccante ne limita all'utilizzo.
Ne ritroviamo buone quantità anche nei kiwi, nella lattuga, fragole, arance e limoni. qui di seguito potete verificare la tabella.
Degradazione della Vitamina C
La vitamina C, a causa della sua facile ossidabilità, è uno dei principi
nutritivi più delicati, e risente notevolmente della cottura e dei trattamenti tecnologici, oltre che della lunghezza dei tempi che intercorrono fra raccolta e consumo, al punto di essere comunemente usata come indicatore degli effetti che i trattamenti tecnologici hanno sulla qualità del prodotto.
Ad esempio, è stato calcolato che tre giorni di conservazione provocano perdite di vitamina C che vanno dal 36 all'80% in ortaggi freschi, e dal 35 al 45% in ortaggi surgelati.
La normale cottura può causare perdite di vitamina C comprese fra il 25 e il 60%.
L'effetto dei processi tecnologici di conservazione è molto variabile.
L'inscatolamento provoca perdite che oscillano dal 50 all'80% nei vegetali (fino al 65% nella frutta) e dal 6 al 30% nei succhi di frutta.
La surgelazione, invece, contiene tali perdite entro ambiti molto più ridotti (12-35%, e fino al 50%, nei vegetali, specialmente dopo il "blanching", e solo 4% nei succhi di frutta).
Funzioni della vitamina C
Le funzioni biochimiche sono numerose. Interviene nella trasformazione del colesterolo in acidi biliari,migliora la metabolizzazione dei farmaci ecc.
Si comprende come la vitamina C sia fondamentale per la salute del nostro corpo e quanto la presenza di frutta e verdura, principali fonti di vitamina C, siano fondamentali nella nostra dieta.
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